70.000 € a fondo perduto imprese femminili innovative montane – Bando startup femminili innovative montane

70.000 € a fondo perduto imprese femminili innovative montane – Bando startup femminili innovative montane

Bando su Invitalia rivolto alle startup femminili operative nei Comuni montani per l’avvio di programmi di sviluppo e investimento.

Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA) promuove il bando IFIM destinato alle startup femminili innovative montane, destinatarie di incentivi e agevolazioni per favorire lo sviluppo e i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo.

La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.


Beneficiario

Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

Le imprese femminili partecipanti devono essere ubicate nei Comuni montani indicati nell’allegato all’avviso, attività costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, nate da non più di sessanta mesi e di piccola dimensione.

Sono ammesse start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani indicati nell’Allegato I dell’Avviso.


Agevolazione

Quali sono le agevolazioni previste?

Le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili, fino a 70mila euro, utilizzabili per l’acquisto di:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici;
  • hardware e software;
  • brevetti e licenze;
  • certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato;
  • consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

Scadenza

Quali sono i termini di presentazione delle domande di agevolazione?

Le domande per accedere al bando, gestito da Invitalia, possono essere presentate a partire dal 30 maggio 2023.


Come partecipare

Il Programma d’investimento deve essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni ad alto contenuto tecnologico e innovativo, e/o finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca. Il Programma deve presentare spese non superiori a 100.000 euro, deve essere avviato dopo la domanda e realizzato entro 18 mesi dall’ammissione alle agevolazioni.

Tutti i dettagli e i requisiti sono contenuti nell’Allegato I e nell’Avviso pubblico del 5 maggio 2023.


Allegati

Avviso pubblico_Imprese femminili innovative montane IFIM – signed


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    Nuova Sabatini 2023 – Le Agevolazioni sull’accesso al credito – per acquisto dei beni strumentali

    Nuova Sabatini 2023 – Le Agevolazioni sull’accesso al credito – per acquisto dei beni strumentali

    NUOVA SABATINI 2023 Tutte le Novità
    La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
    L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.


    Beneficiario

    Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

    Sono beneficiarie del bando tutte le micro, piccole e medie imprese (PMI) in possesso dei requisiti richiesti dal Ministero dello Sviluppo Economico:

    • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
    • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
    • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
    • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
    • abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

    Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.


    Agevolazione

    Quali sono le agevolazioni previste?

    Le agevolazioni consistono in finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti

    e da un contributo del Ministero dello Sviluppo Economico sugli interessi pagati su tali finanziamenti.

    • L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
    • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
      • di durata non superiore a 5 anni
      • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
      • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
    • Il contributo del Ministero è configurato come contributo in conto impianti, calcolato sugli interessi un finanziamento, della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
      • 2,75% per gli investimenti ordinari
      • 3,575% per gli investimenti 4.0
      • 3,575%  per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

    Scadenza

    Quali sono i termini di presentazione delle domande di agevolazione?

    Le nuove regole valgono per le domande presentate a partire dal 1 gennaio 2023.


    Interventi ammessi

    Quali sono i progetti finanziabili?

    Sono finanziabili beni con le seguenti caratteristiche:

    • I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile; a software e tecnologie digitali.  Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
    • Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
      • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
      • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

    CONTRIBUTO MAGGIORATO PER I BENI 4.0

    I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30%

    Tali beni sono individuati nelle circolari pubblicate dal Ministero:


    CONTRIBUTO MAGGIORATO PER GLI INVESTIMENTI GREEN

    E’ prevista una importante novità per le domande presentate a partire dal 1 gennaio 2023.

    Una specifica dotazione finanziaria viene riservata per gli investimenti a basso impatto ambientale (investimenti green) effettuati da micro, piccole e medie imprese.

    Nello specifico, si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

    Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI, nella forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

    Il decreto interministeriale 22 aprile 2022 prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.


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      Nuove Imprese Tasso Zero 2023 – Incentivi fino al 90% – Avvio nuove imprese giovanili e femminili

      Nuove Imprese Tasso Zero 2023 – Incentivi fino al 90% – Avvio nuove imprese giovanili e femminili

      Data inizio: 24/03/2022
      Data scadenza: 31/12/2023
      Impresa Avviata Nuove Imprese
      Agricoltura Artigianato Commercio Industria Turismo
      Attivo nelle seguenti regioni:  Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

      ON NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO
      “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori.

      Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono

      • un mix di finanziamento a tasso zero
      • e contributo a fondo perduto
      • per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro,
      • che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

      Beneficiario

      Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

      Sono beneficiari della misura le micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale.

      Sono ammissibili le imprese che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età.

      La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute.

      Ad esempio, una società composta solo da un uomo over 35 e una donna/uomo under 35 non saranno ammessi al finanziamento, è richiesta una terza persona che abbia i requisiti.

      Accedono al finanziamento le imprese costituite entro i 5 anni precedenti con regole e modalità differenti a seconda che si tratti

      1. di imprese costituite da non più di 3 anni
      2. da imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5.

      Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.


      Agevolazione

      Quali sono le agevolazioni previste?

      Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

      Le imprese possono richiedere il finanziamento per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti.

      La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni.

      Non sono richieste garanzie in caso di finanziamenti inferiori a 250 mila euro; è prevista invece la garanzia sotto forma di privilegio speciale per i finanziamenti superiori a 250 mila euro

      È sempre richiesta l’ipoteca per i progetti di investimento che prevedono l’acquisto di un immobile.

      I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

      Sono previste due linee di finanziamento con programmi di spesa e regime di aiuti diversi, a seconda che le imprese:

      1. siano costituite da non più di 3 anni
      2. oppure da almeno 3 e non più di 5 anni.
      3. Per le imprese costituite fino a 3 anni

      Per le imprese costituite da non più di 3 anni

      Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori:

      • manifatturiero,
      • servizi,
      • commercio
      • e turismo.

      La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni.

      Possono accedere ad un mix di finanziamento a tasso zero contributo a fondo perduto che non può superare il limite del 20% della spesa ammissibile.

      Le imprese possono richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.

      Il contributo può arrivare fino al 20% delle spese di investimento.

       Alcuni esempi di spese del piano d’impresa

      1. Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile)
      2. Macchinari, impianti e attrezzature
      3. Programmi informatici e servizi per l’ICT
      4. Brevetti, licenze e marchi
      5. Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile)
      6. Spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento
      7. Spese per la costituzione della società

      Per le imprese costituite tra i 3 e i 5 anni

      Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5, possono presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro, per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori:

      • manifatturiero,
      • servizi,
      • commercio
      • e turismo.

      Le agevolazioni consistono nel mix di tasso zero e fondo perduto, che non può superare il limite del 15% della spesa ammissibile.

      Alcuni esempi di spese del piano d’impresa

      • Acquisto di immobili solo nel settore turistico (40% investimento ammissibile)
      • Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile)
      • Macchinari, impianti e attrezzature
      • Programmi informatici
      • Brevetti, licenze e marchi.

      Scadenza

      Quali sono i termini di presentazione delle domande?

      Domande presentabili a partire dal 24 marzo 2023 alle ore 12.00 fino AL 31/12/2023.


      ESEMPIO:         

      A. Per le imprese costituite fino a 3 anni

      • Totale spese per investimento= 250.000 €
      • 90% di 250.000 € = 225.000 €
      • 20% a fondo perduto = 225.000 * 0,20 = 45.000 € [NON DEVONO ESSERE RIDATI]
      • 20% anticipazioni spese materie prime e servizi = 225.000 * 0,20 = 45.000 € #EROGATI SUBITO# [DEVONO ESSERE RIDATI a tasso zero in 10 anni]
      • Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile)
      • 30% opere murarie e assimilate = 225.000 * 0,30 = 67.500 € [DEVONO ESSERE RIDATI a tasso zero in 10 anni]
      • Spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento
      • Spese per la costituzione della società
      • Programmi informatici e servizi per l’ICT
      • Programmi Informatici (Gestionale, Sito, Social, Prenotazioni, Marketing)
      • Macchinari, impianti e attrezzature
      • Es. DA VERIFICARE: Arredamento Piscina, Macchinari Piscina, Macchina Pasta, Macchina Trasformazione Prodotti Agricoli, Telescopi
      • Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile)

      Es. DA VERIFICARE:


       

      Bonus per l’export digitale – Pmi Manifatturiere

      Bonus per l’export digitale – Pmi Manifatturiere

      Le micro e piccole imprese manifatturiere di qualsiasi forma giuridica appartenenti ai settori
        • legno, plastica, metallo, elettronica, abbigliamento, alimentari
      • con un fatturato fino a 10 milioni di euro
      • e dipendenti fino a 50
      • potranno richiedere il bonus per l’export digitale.
      Si tratta di un sostegno per:
      • promuovere l’internazionalizzazione delle imprese di minori dimensioni
      • attraverso soluzioni digitali che comprendono:
        • la realizzazione di siti e-commerce e di comunicazione
        • attraverso attività di digital marketing,
        • le consulenze e gli abbonamenti a piattaforme per la gestione della visibilità.
      Questo CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO…per 4.000 su una spesa di almeno 5.000€
      …può essere molto interessante per le aziende …occorre guardare bene però i codici ateco ammissibili.

      Beneficio/Contributo
      Contributo concedibile
      È concesso in regime de minimis:
      -Alle micro e piccole imprese
      • per un importo pari a 4.000 euro,
      • a fronte di spese ammesse di importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 5.000 euro
      • (non è concedibile a fronte di spese inferiori a 5.000 euro).
      -Alle reti soggetto e ai consorzi, costituiti da almeno cinque imprese,
      • il contributo è pari a 22.500 euro, a fronte di spese ammesse di importo non inferiore a 25.000 euro.
      In pratica..se sei una singola PMI:
      • se spendi 5000€ al netto iva …riprendi 4000€ a fondo perduto.

      Beneficiario
      Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?
      codice Ateco primario C dal 10.00.00 al 33,
      che comprende:
      • industrie alimentari;
      • industria del legno e dei mobili;
      • confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia;
      • fabbricazione di prodotti in metallo;
      • altre attività manifatturiere:
        • gioielli, macchinari, apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.

      Scadenza

      Data scadenza: .


      Interventi ammessi
      Requisiti da rispettare per l’accesso al beneficio.
      Sono ammesse al contributo le spese per la realizzazione di:
      • sistemi di e-commerce verso l’estero,
      • siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da terzi;
      • sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
      • servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart payment,
      • predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making,
      • web design e content strategy;
      • una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale,
      • con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
      digital marketing:
      • campagne di promozione digitale,
      • campagne di content marketing,
      • inbound marketing,
      • di couponing
      • e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social;
      • spese di lead generation e lead nurturing;
      • servizi di Content management system, restyling di siti web;
      • iscrizione e/o abbonamento a piattaforme Saas (Software as a service)
        • per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
      • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri.

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        Smart&Start 2023 – Finanziamenti Europei senza interessi – fino all’80% per imprese innovative

        Smart&Start 2023 – Finanziamenti Europei senza interessi – fino all’80% per imprese innovative

        Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

        La domanda si presenta solo online sulla piattaforma di Invitalia.

        Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

          • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo
          • essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
          • essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata

        Beneficiario
        Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?
        • le startup innovative
        • costituite da non più di 60 mesi
        • e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese
        • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”
        • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano

        Scadenza

        Data scadenza: Domande presentabili fino al 31/12/2023.


        Tipo di Beneficio

        Smart&Start Italia offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.

        Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

        Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

        Il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 estende il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia.

        Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

        È previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che:

        • attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca
        • operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud
        • dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato
        • dispongono del rating di legalità.

        Le startup costituite da meno di un anno possono inoltre contare su servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).


        Interventi ammessi

        Smart&Start Italia finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.

        Alcuni esempi di spese del piano d’impresa:

        • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica
        • Componenti hardware e software
        • Brevetti, marchi e licenze
        • Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa
        • Licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale
        • Licenze relative all’utilizzo di software
        • Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi
        • Consulenze specialistiche tecnologiche
        • Costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori
        • Servizi di incubazione e di accelerazione di impresa
        • Investimenti in marketing e web marketing

         

        Alcuni esempi di costi di funzionamento aziendale:

        • Materie prime
        • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
        • Hosting e housing
        • Godimento beni di terzi 

        Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.


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          Contributi Macchinari 4.0

          Contributi Macchinari 4.0

          I Contributi Macchinari 4.0 sono agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico,

          finalizzate a supportare e incentivare le imprese che investono

          • in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali,
          • funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale
          • dei processi produttivi
          • destinate a strutture produttive situate nel territorio italiano.

          Alle imprese che effettuano questi investimenti viene riconosciuto un credito di imposta.


          Beneficiario
          Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

          Contributi Macchinari 4.0. L’agevolazione è diretta a tutte le imprese situate nel territorio dello Stato Italiano,

          • a prescindere dalla natura giuridica, dal settore economico di attività, dalla dimensione, dal regime contabile.

          Sono ammessi all’agevolazione anche

          • gli esercenti arti e professioni,
          • le imprese agricole, marittime
          • e i soggetti aderenti a regimi forfettari.

          Viene prevista una esclusione per le imprese

          • in stato di fallimento,
          • liquidazione coatta amministrativa,
          • concordato preventivo senza continuità aziendale,
          • altre procedure concorsuali,

          oltre alle imprese destinatarie di sanzioni interdittive.


          Scadenza

          Data scadenza: Domande presentabili fino al 28 febbraio 2023.


          Interventi ammessi
          Requisiti da rispettare per l’accesso al beneficio.

          Le imprese che effettuano investimenti in beni 4.0 materiali e immateriali dovranno produrre

          • una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o perito industriale,
          • o in alternativa un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.

          Per i beni con costo di acquisto inferiore a 300.000 Euro

          • sarà sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

          Importo dell’Agevolazione e Novità previste per i prossimi anni.

          Analizziamo ora nello specifico la percentuale di credito d’imposta spettante a seconda dell’investimento effettuato e dell’anno di effettuazione dello stesso:

          1. Investimenti in beni materiali ex iper (Allegato A Legge 232/16)

          Massimale pari a 20 milioni di Euro

          a) 2021 e 1° Semestre 2022

          50% credito d’imposta per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro

          30% credito d’imposta per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro

          10% credito d’imposta per investimenti tra 10 e 20 milioni

          b) 2022 e 1° Semestre 2023

          40% credito d’imposta per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro

          20% credito d’imposta per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro

          10% credito d’imposta per investimenti tra 10 e 20 milioni

          c) 2023, 2024, 2025, 1° Semestre 2026

          20% credito d’imposta fino a 2,5 milioni di Euro

          10% credito d’imposta per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro

          5% credito d’imposta per investimenti tra 10 e 20 milioni


          2. Investimenti Software 4.0 (Allegato B Legge 232/16)

          Massimale pari a 1 milione di Euro

          a) 2021, 2022, 2023 e 1° Semestre 2024

          Credito d’imposta pari al 20%

          b) 2024 e 1° Semestre 2025

          Credito d’imposta pari a 15%

          c) 2025 e 1° Semestre 2026

          Credito d’imposta pari a 10%


          3. Investimenti in beni materiali ordinari

          Massimale pari a 2 milioni di Euro

          a) 2021 e 1° Semestre 2022

          Credito d’imposta pari a 10% (15% Lavoro Agile)

          b) 2022 e 1° Semestre 2023

          Credito d’imposta pari al 6%

          c) 2023, 2024, 2025

          Nessun credito di imposta previsto


          4. Investimenti in beni immateriali ordinari

          Massimale pari a 1 milione di Euro

          a) 2021 e 1° Semestre 2022

          Credito d’imposta pari a 10%

          b) 2022 e 1° Semestre 2023

          Credito d’imposta pari al 6%

          c) 2023, 2024, 2025

          Nessun credito di imposta previsto.


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